lunedì 11 settembre 2017

OLIVIER ASSAYAS, LE AUDIOÉSTHÈTE - Due playlists del regista francese


PLAYLIST N° 01
3 settembre, 2015 - Parigi
  1. FELIX DA HOUSECAT - Candy Talk
  2. FUTURE - Thought It Was A Drought
  3. IGGY POP - Lust For Life
  4. RATATAT - Countach
  5. DOUG HREAM BLUNT - Fly Guy
  6. JACNO - Rectangle
  7. SYD BARRETT - Dark Globe
  8. THE KINKS - MoneyGoround
  9. THE FLAMIN' GROOVIES - Teenage Head
  10. THE FEELIES - Raised Eyebrows
  11. SHANE MAC GOWAN & THE POPES - The Chruch Of The Holy Spook
  12. ETIENNE DAHO - Soleil de Minuit





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PLAYLIST N° 02
13 dicembre, 2016 - New York
  1. ROZZMA - Baby
  2. ISAAC HAYES - Going In Circles
  3. LITTLE SIMZ - Poison Ivy
  4. EQUIKNOXX MUSIC - Bubble feat. DEVON DI DAKTA
  5. GUCCI MANE - 1st Day Out Tha Feds
  6. KATE TEMPEST - Lionmouth Door Knocker
  7. CHILDISH GAMBINO - Stand Tall
  8. JEAN-MICHEL JARRE - Oxygene PT 17
  9. CAKES DA KILLA - New Phone
  10. SWEELY - Take Me To My House
  11. DONATO DOZZY & RETINA.IT - Automa Talos (DONATO DOZZY version)
  12. NADIA ROSE - Tight Up
  13. GREGORY ISAACS - Night Nurse
  14. BLACK UHURU - Emotional Slaughters
  15. JOHN LEGEND - Penthouse Floor feat. CHANCE THE RAPPER
  16. HAPPY MONDAYS - Wrote For Luck
  17. ANNA VON HAUSSWOLFF - Track of Time
  18. BEE GEES - With the Sun In My Eyes
  19. JONATHAN RICHMAN - I was Dancing in a Lesbian’s Bar
  20. KEVIN AYERS - Stranger in Blue Suede Shoes




(Le playlists sono scelte musicali di Olivier Assayas e sono tratte da due interviste con Radio Nova Paris. I link originali: Playlist N° 01  / Playlist N° 02 )

Bio:
Olivier Assayas nasce nel XV arrondissement di Parigi il 25 gennaio del 1955, figlio di Jacques Rémy (nome d'arte di Raymond Assayas), uno sceneggiatore francese, nato a Costantinopoli (l'odierna Istanbul, in Turchia[1]) da una famiglia ebraica di origine greca, e di Catherine de Károlyi (nata Katalin Polya), una stilista ungherese di religione protestante, ascesa allo status di aristocratica grazie alle nozze convolate col conte Etienne Károlyi, suo primo marito. Il giovane Olivier eredita la passione per il cinema dal padre («Il mio gusto per il cinema è associato ad una sorta di mitologia familiare perché mio padre è stato assistente di alcuni grandi cineasti dell'epoca: Ophuls, Pabst, L'Herbier [...] fin dall'infanzia avevo ben chiaro in mente che volevo fare dei film, anche se non avevo la minima idea di come sarei arrivato a farli»), iniziando poi ad affiancarlo, quando questi è ormai vecchio e malato, nel suo lavoro di sceneggiatore, facendo in seguito anche l'assistente sui set francesi di grosse produzioni americane (Il principe e il povero di Richard Fleischer e Superman di Richard Donner).

Il suo primo cortometraggio, Copyright (1979), gli vale la proposta da parte di Serge Toubiana e Serge Daney di collaborare ai Cahiers du cinéma, rivista per la quale scrive dal 1980 al 1985, rivelando una particolare attenzione nei confronti del cinema orientale. Nel frattempo, appassionato di musica rock scrive anche per Rock & Folk, collabora come sceneggiatore con Laurent Perrin e André Téchiné e gira altri cortometraggi.
Nel 1986 debutta alla regia con un lungometraggio ambientato tra le bande giovanili parigine, Désordre - Disordine. I conflitti generazionali e le difficoltà di relazione interpersonale sono al centro dei suoi film successivi: Il bambino d'inverno (1989), Contro il destino (1991), interpretato da uno degli attori simbolo della Nouvelle Vague, Jean-Pierre Léaud, e soprattutto L'eau froide - L'acqua fredda (1994), versione lunga del televisivo La page blanche (per la serie Tous les garçons et les filles de leur âge), che rivela il talento dell'attrice Virginie Ledoyen.
Nel 1996 dirige la sua opera più celebrata, Irma Vep, omaggio al pioniere della cinematografia francese Louis Feuillade e al cinema di Hong Kong: protagonista del film è l'attrice Maggie Cheung, che sarà sua moglie dal 1998 al 2001. La passione di Assayas verso il cinema asiatico si manifesta anche nel 1997 in un documentario-tributo al regista taiwanese Hou Hsiao-Hsien.
Nel 2000 Assayas dirige una grossa produzione in costume, Les Destinées sentimentales, tratto da un romanzo di Jacques Chardonne, con Emmanuelle Béart e Isabelle Huppert. Nei successivi Demonlover (2002), ambientato nel mondo della produzione dei manga, e Clean (2004), sull'ambiente del punk, quest'ultimo di nuovo con Maggie Cheung protagonista, Assayas torna alla forma cinematografica sperimentale e ad una narrazione più intimista.
Nel 2005 dirige un episodio del film collettivo Paris, je t'aime, dedicato al III arrondissement di Parigi e nel 2007 partecipa a Chacun son cinéma, film celebrativo prodotto per il Festival di Cannes da Gilles Jacob, composto da 33 brevi cortometraggi d'autore.








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