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mercoledì 7 giugno 2017

3. Cosmos, di Andrzej Zulawski (2015) Eyeglass prescription - Best Film 2015/2016


3. Cosmos (2015)

Witold non ha superato i suoi esami di giurisprudenza e Fuchs si è appena licenziato da una casa di moda parigina. Insieme vanno a trascorrere qualche giorno in una pensione familiare vicino al mare. (103 min.)

Director: Andrzej Zulawski
Stars: Sabine Azéma, Jean-François Balmer, Jonathan Genet, Johan Libéreau, Victória Guerra

Pongo due punti di partenza, due anomalie distintissime l'una dall'altra: a) un passero impiccato; b) l'associazione tra la bocca di Caterina e la bocca di Lena. Questi due problemi reclameranno un senso. L'uno penetra l'altro in una tensione verso la totalità. Comincerà così un processo di supposizioni, di associazioni, di ricerche, starà per nascere qualcosa, ma si tratterà di un embrione piuttosto mostruoso, di un aborto... e questo oscuro, incomprensibile rebus non potrà che esigere una soluzione...cercare una Idea che spieghi, che faccia ordine... (Diari, Gombrowicz, 1963)


Cosmos è un film che prima di essere la complicata trasposizione di un capolavoro e della scrittura edipica di Gombrowicz, è l'incarnazione del detto di Tristan Tzara: "Le pensée se fait dans la bouche".
Un film che è tutto un secernere di bisbigli, grida, supposizioni, acquoline, inghiottimenti, perversioni, istinti e desideri.
Una caotica e indecorosa parata sulla punta della lingua, che la lingua letteraria del libro cerca prima di registrare e poi di straziare e quella filmica di Zulawski invece, proietta in una tortuosa salita di Sisifo tra slanci, dichiarazioni d'intenti, ironie e capitolazioni.


Siamo sempre alla fase orale del bambino, sia che questo infante si chiami Witold o Andrzej. Entrambi sembrano urlare un viscerale complesso di Edipo ¹, un desiderio di ribellione per essere stati allontanati dal corpo materno e gettati nel Nulliverso del caos.
Ma se la reazione artistica dello scrittore è principalmente una furiosa sfida tra logica e caos, una fiera e cinica protesta contro la Vita, diversamente, dopo 15 anni di assenza, quella del regista è un richiamo verso tutti gli istinti ancestrali che abitavano i suoi film precedenti per risanarli con un tocco più lieve e teatrale; in ogni caso una poetica richiesta di libertà: dalla morale, dalla società, dalla religione, dalla politica, dalle regole di una convivenza ammaestrata.
Cosmos è film inafferrabile, gioca continuamente con la dualità dell'uomo e del cinema, se non fosse visibile per un puro artificio tecnico, preferirebbe errare selvatico, sparire tra i boschi, suicidarsi - lasciando un Magnificat ² come messaggio d'addio - senza nessuna possibilità di inculcargli gli insegnamenti della Storia. Conscio di poter rinascere in qualche altro tempo, da qualche altra parte. “Un film ha nove vite come i gatti. Cade nel dimenticatoio, ma poi dopo parecchio tempo torna in auge.” ³


Witold (interpretato da un singolare Jonathan Genet, attore scoperto nei teatri della provincia francese) e Fuchs, come due filosofi del tardo 800 europeo, vengono catapultati ora nel posto giusto e nel momento sbagliato, ora nel posto sbagliato al momento giusto.
Simili a Rosencrantz e Guildenstern, a Sherlock e John, a Bouvard e Pécuchet (ma anche a due voyeur viziosi) tra passeri impiccati, labbri deformati e famiglie in preda alla nevrosi e dissoluzione indagano sull'assurdo del "tempo fuori dai cardini": Che proprio loro siano nati per rimetterlo in sesto?
Ma dichiarano presto l'arresa: mai e poi mai il corpo della Natura potrà darsi la morte.
Fuchs torna al prosaico mondo della moda, Witold attraversa la soglia di una chiesetta (sotto l'occhio della provvidenza o quello della Massoneria?) con/senza Lena (doppia inquadratura per ogni segmento, che gioca molto con il senso fantasmatico che Zulawski attribuisce al Cinema), ⁴ si riconsegna ai doveri borghesi.



Non c'è possibilità di capire il Caos, tanto meno partendo dagli oggetti e dagli indizi. La complessità del Caos è serena come ogni fenomeno, ma non lo è la nostra mania atavica di ordinarlo. Il disordine che ci sembra diventare una forma intellegibile dopo la nostra istintiva opera di sistemazione, è solo una capacità antropomorfa della realtà che reagisce alla nostra ossessione: il Cosmo è solo il nostro specchio; simile a Solaris si dispone secondo le nostre fissazioni.⁵
L' ossessione e l'erotismo degli oggetti, delle bocche, dei segni in Gombrowicz diventa un punto cieco che assolda una parola-universo - “Il berg!” ⁶ - serrando un patto tra il giovane e il vecchio, tra eros e thanatos, Witold e Leon, e poter declinare nell'autocompiacimento erudito della lucida follia, disgregando il romanzo.



A Zulawski invece, interessa maggiormente inscenare il dissidio che abita ogni nostra scelta, l'antagonismo che si forma da ogni prospettiva la si guardi, e il vacuo delle cariche che si formino da questo continuo attrito.
Nella grammatica del suo cinema c'è spazio anche per aggiungere e aggiustare l'anello che non tiene di una storia d' amore, forse immaginare i fantasmi di splendide donne (sempre costantemente protagoniste, dalla vitalità irraggiungibile) come Isabelle Adjani, Sophie Marceau, Valerie Kaprisky, Iwona Petry - nel corpo e nella bocca, altrettanto perturbante - di Victória Guerra (consigliata a Zulawski da John Malkovich, con cui ha girato Linhas de Wellington)
Forse suggerire una realtà più vera sotto tutto il marcio e l'assurdo di miliardi di convenzioni comportamentali, linguistiche, sentimentali. Un cosmo di sperimentazione, un cosmo delle piccole cose, del nulla e del contrario di tutto. Un cosmo di sole immagini, come svela l'irridente finale, un behind the scenes che rimette tutto in discussione, come in "La montagna sacra", o "E la nave va". È  la fine di un'avventura "dietro le quinte della realtà".
Tutto è un gioco a somma zero: 
"E anche oggi a pranzo c'è stata la fricassea di pollo, in salsa bianca."


"Come tutti quelli che vengono dalla mia generazione, mi sono formato su Gombrowicz. Era estremamente importante, soprattutto per noi che venivamo da un regime comunista dove era proibito. L'ho letto nelle traduzioni francesi. È uno dei più grandi destrutturatori letterari della storia, e poichè i legami tra letteratura e cinema sono complessi, la difficoltà di adattare questo testo era quella di fare, da un libro di de-costruzione, un film di costruzione.
Penso che, a parte i soldi senza i quali non può essere fatto, un film ha bisogno di un testo e di uno scrittore e nel cinema il testo è il dialogo.
Allora, penso che più della metà del film viene direttamente dal libro. C'è poi una parte aggiunta, perchè le circostanze lo richiedevano: il film non coincide interamente col libro, il romanzo si svolge negli anni '30 e il film e ambientato ai nostri giorni.
Sembra un gioco di parole ma non lo è: il testo che ho fatto senza la partecipazione degli attori non esiste.
E allora anche se non permette di improvvisare delle frasi di dialogo, loro sono comunque molto liberi all'interno." (Conferenza stampa Locarno 68, 8 Agosto 2015)


Che l'ultimo film di Zulawski si addentri in un territorio così oscuro e al tempo stesso così derisorio, in un percorso di ricerca di amore e senso continuamente turbato dall'assurdo, non può che rendere il Testamento di Gombrowicz così vicino e complementare al suo, cinematografico. 
Il regista polacco non tradisce un capolavoro letterario e, al tempo stesso, la sua lingua cinematografica è supremamente salva e più lieve.

“Io vedo l’universo come un’entità completamente nera e vuota, dove la sola cosa reale è quella che fa male: appunto il dolore. Il vero diavolo è questo, il resto sono declamazioni.", "Cosmo per me è nero, sostanzialmente nero: come una buia corrente turbinosa piena di gorghi, arresti, ristagni; un’acqua nera che trasporta migliaia di rifiuti e l’uomo la fissa rapito cercando di decifrare, capire, collegare in un tutto unico… Il nero, la minaccia e la notte. Una notte intessuta di una passione violenta, di un amore contaminato", scrive Gombrowicz nei suoi Diari.

Zulawski, nel suo ultimo film, sopra la fronte di questa testa - quella di Gombrowicz, la sua, la nostra - sepolta fino al collo nell'assurdo della vita, sembra porre una piccola farfalla bianca, come nell'immagine che lo ha perseguitato per tanti anni:
"Un'immagine dici? Trecento milioni di cinesi e io, e io e me stesso cantava Jacques (Dutronc). Una su trecento milioni. Bene. Quella di una farfalla bianca che di notte si posa sulla testa di David Bowie, sotterrato fino al collo nella sabbia di un campo di prigionia inglese, da un ufficiale giapponese innamorato. Era Furyo di Nagisa Oshima. Non è uno dei miei film preferiti, ma l'immagine mi perseguita fino ad oggi. Sono uscito fuori dal cinema, ho pianto, poi ho vomitato e poi ho pianto di nuovo." 


Luca Tanchis


Note:
¹ Vedi sotto, stralcio tratto da Testamento, di Gombrowicz -
e dal film, dialogo scritto e aggiunto da Zulawski:
Lena: Tu diventerai un grande scrittore. Mi aiuterai, a diventare una vera attrice?
Witold: Una vera attrice? Non credo che mia madre approverebbe.


² Quando passerà questa notte interna, l'universo,
e io, l'anima mia, avrò il mio giorno?
Quando mi desterò dall'essere desto?
Non so. Il sole brilla alto:
impossibile guardarlo.
Le stelle ammiccano fredde:
impossibile contarle.
Il cuore batte estraneo:
impossibile ascoltarlo.
Quando finirà questo dramma senza teatro,
o questo teatro senza dramma,
e potrò tornare a casa?
Dove? Come? Quando?
Gatto che mi fissi con occhi di vita, chi hai là in fondo?
Sì, sì, è lui!
Lui, come Giosuè, farà fermare il sole e io mi sveglierò;
e allora sarà giorno.
Sorridi nel sonno, anima mia!
Sorridi anima mia: sarà giorno!
(Magnificat, di Fernando Pessoa. Recitata da Witold e Lena nel film)

³ da Offscreen.com :An Interview with Andrzej Zulawski and Daniel Bird e sul supplemento del DVD de La Terza Parte Della Notte

"Ho sempre bisogno di fare questo lavoro con la fotografia, per me è come ribadire ogni volta l’essenza del cinema. Se si osserva la pellicola si vedono fotografie in sequenza, ogni quadro è immobile, poi, un quarantottesimo di secondo dopo, compare il movimento successivo, ma per più della metà di un secondo l’immagine è immobile. I fotogrammi, lo sapete anche voi, appaiono al nostro cervello in movimento per l’intervento di una sorta di inerzia dell’occhio, la persistenza retinica che fa sì che, per ogni
fotogramma, noi vediamo per metà tempo l’immagine vera e per l’altra metà il fantasma di quell’immagine, in continuazione, per tutti i secondi del film. L’immagine se n’è andata, ma i nostri occhi continuano a vederne
il fantasma. Questo mi fa dire che esiste una metafisica, una vita che non esiste all’interno della pellicola, che il cinema è dare movimento alle immagini statiche, un po’ come trovare la vita in un cimitero."

"Nell'infinità dei fenomeni che accadono intorno a me, ne isolo uno. Scorgo, per esempio, un portacenere sul tavolo (il resto passa in ombra). Se tale percezione si giustifica (per esempio, ho notato il portacenere perché voglio buttarvi la cenere della sigaretta che sto fumando) tutto è a posto. Se ho scorto il portacenere per caso e non ci ritorno più su, anche così va bene tutto. Ma se, dopo aver notato il fenomeno senza nessun preciso scopo, tu ci ritorni sopra, allora sì che è un guaio! Perché ci sei ritornato sopra, se è privo di significato? Ah ah! dunque significava qualcosa per te, dal momento che ci insisti? Ecco come, per il semplice fatto che ti sei concentrato senza motivo per un secondo di troppo sul fenomeno, la cosa comincia a distaccarsi dal resto, a caricarsi di senso..."No, no!" (ti scusi tu) "è solo un portacenere qualsiasi"
"Qualsiasi? E allora perché senti il bisogno di scusarti se davvero è un portacenere qualsiasi?"
Ecco come un fenomeno diventa un'ossessione...
Che la realtà sia, per essenza, ossessiva? Dato che noi costruiamo i nostri mondi per associazione di fenomeni, non sarei affatto sorpreso che all'inizio dei tempi ci fosse stata una gratuita e ripetuta associazione tale da imporre una direzione nel caos e instaurare un ordine. C'è nella coscienza qualcosa che la trasforma in una trappola per se stessa..
Questo gioco con la coscienza, questa specie di trappola, è in me un meccanismo fondamentale per comprendere il mio metodo compositivo (...). Quando scrivo, quando comincio a scrivere, tutti gli elementi della narrazione hanno più o meno la stessa forza. A poco a poco, tuttavia, uno si impone sugli altri, diventa più forte, e quanto è più forte ha la possibilità di imporsi sempre di più. In Cosmo le cose si organizzano in questo modo."
(Parigi Berlino. Diario 1963-1965, Witold Gombrowicz, ed. E/O, 1986)

⁶ «Berg.»
Lo disse con calma, con estrema cura e cortesia.
«Berg» dissi con altrettanta cortesia e chiarezza.
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«Berg!»
«Cosa Berg?»
«Berg!»
«Ah già, aveva accennato a due ebrei… a una barzelletta sugli ebrei.»
«Macché barzelletta sugli ebrei! Bergamento col berg nel berg – capisce? – Bembergamento col bemberg… Tirirì»
(da Cosmo, Gombrowicz)

Witold: Che è un Bleurgh?
Leon: E' quel mio bergamento con
il mio bemberg, schivare e contrastare
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W: Per quanto ancora, tutto ciò
starà in agguato e mi circonderà?
L - Bleurgh.
W: Bleurgh cosa?
L - Spielbleurgh.
W: Che altro?
L - Bleurghman il regista , Strindbleurgh, Bleurghson,  il filosofo  della noia....
W: Perché queste bocche sono contro di me?
(da Cosmos, Zulawski)

In verità Jacques Dutrunc in "Et moi, et moi et moi" canta "Sept cent millions de chinois. Et moi, et moi, et moi." (ndr)
🔵🔵🔵


¹ Mia madre invece era vivace, sensibile, dotata di grande immaginazione, pigra, sprovvista di senso pratico, nervosa ed (eccessivamente) infarcita di fisime, fobie e illusioni. 
(Nella famiglia Kotkowski si contavano molti casi di malattie mentali; ogni volta che andavo a trovare mia nonna in campagna morivo di paura.
Una grande casa al piano terra, divisa in due. Da una parte abitava mia nonna, dall’altra suo figlio, il fratello di mia madre: un matto incurabile che passava le notti girando per le stanze vuote e cercando di vincere la paura con strani discorsi che si trasformavano in canti ancora più strani, per poi finire in un urlo disumano. La cosa andava avanti per tutta la notte: respiravo follia a pieni polmoni.)

Il mio lato artistico lo devo a mia madre, mentre da mio padre ho preso la lucidità, la calma e l’autocontrollo. Mia madre tuttavia aveva anche un aspetto estremamente irritante, nel senso che era una di quelle persone incapaci di vedersi come realmente sono. Anzi si riteneva esattamente l’opposto di come era, il che, di per sé, era già una provocazione in piena regola.

Di natura, come ho già detto, era pigra e poco pratica.
Dato che in quei tempi proustiani la servitù abbondava, i bambini erano affidati a una governante francese e il ruolo di mia madre si limitava a impartire ordini al cuoco o al giardiniere. Il che non le impediva di ripetere frasi del tipo: “Se non ci fossi io a prendermi cura di tutto...”, “Il lavoro nobilita l’uomo”, “Il giardino di Małoszyce è tutta opera mia” e “Fortuna che almeno io ho un po’ di senso pratico”.
“Nei momenti liberi amo leggere Spencer e Fichte” dichiarava in perfetta buona fede, benché i tomi di quei filosofi, allineati sui ripiani inferiori della biblioteca, avessero le pagine perfettamente intonse.

Ritratto di mia madre come era : come credeva di essere:

impulsiva, ingenua controllata: critica
chimerica: disciplinata
di cultura salottiera: intellettuale
anarchica: organizzatrice
paurosa: coraggiosa
golosa: morigerata
amante del comfort: ascetica e irremovibile


Era affascinata dal suo opposto: ammirava i bravi medici, i professori, i grandi pensatori e in genere tutte le “persone serie”. Il suo modello ideale di donna era la matrona dotata di inflessibili ideali e principi (cattolici), dedita al dovere e sacrificata alla famiglia. E con quale beata ingenuità si identificava in ciò che ammirava!

Fu lei a sospingermi in quella sfera dell’assurdo che in seguito sarebbe diventata una delle principali componenti della mia arte.

Noi ragazzi (eravamo in tre: i miei due fratelli e io, il minore) scoprimmo presto un mezzo infallibile per stuzzicarla e prenderla in giro: contraddire sistematicamente qualsiasi cosa dicesse, arte nella quale mio fratello Jerzy e io avevamo raggiunto un’intesa perfetta. Bastava che mia madre osservasse: “C’è il sole!”, perché le rispondessimo con aria stupita: “Ma come? Non vedi che piove!”.
“Sempre questa mania di dire sciocchezze!” si indignava lei, al che Jerzy, conciliante, aggiungeva: “Diciamo pure che ora non piove; ma se si mettesse a piovere, pioverebbe”.
Questo sport di trascinare mia madre nelle discussioni più assurde fu una delle mie prime iniziazioni artistiche (nonché dialettiche). Di profondo e appassionato sentire, sempre pronta a difendere la sacralità della famiglia (“prima cellula della società”), mia madre condannava severamente i divorzi che, neanche a farlo apposta, nel nostro ambiente proliferavano a tutto spiano. Quindi, ovviamente: “Nuovo divorzio in famiglia!” annunciava a squarciagola Jerzy rientrando a casa, mentre ancora si toglieva il cappotto nell’ingresso. Lei taceva, subodorando la trappola. Io, dall’altra stanza, replicavo: “Ma che dici? Un altro divorzio? Non ci credo!”. “Ti dico di sì: ho appena incontrato zia Róża che mi ha confidato nel massimo segreto che Henryk e sua moglie divorziano perché lei si è innamorata del suo parrucchiere.” Io: “Bella roba!” ecc. ecc. Alla fine, ecco apparire la mamma tutta sconvolta: “Se la moglie di Henryk è davvero così cinica, non possiamo più riceverla in casa nostra!”.
“Ma perché?” rispondevamo noi. “Zia Ela ha già divorziato due volte, eppure gioca a bridge con i suoi mariti perché dice che insieme fanno una squadra perfetta. Secondo lei i divorzi hanno anche qualche lato buono, per esempio quello di assicurare ai figli un numero doppio di genitori...”
La discussione sui divorzi andò avanti per anni, alimentata dalla sua stessa enormità. Divina assurdità! È a quella scuola che ho appreso a sprofondare eroicamente nel nonsenso, a incaponirmi nelle più solenni cretinate, a celebrare devotamente la più totale idiozia... O Forma! È da lì che provengono la mia arte con tutte le sue scemenze (che non cesserò mai di ammirare) e la capacità di intrecciarle in una catena implacabilmente logica.
Mia madre non sospettava certo la propria bravura pedagogica.
I suoi insopportabili difetti erano quanto ci fosse di più sano, istruttivo e formativo per il carattere e per la mente. Fu alla scuola di mia madre che elaborai una mia personale scala di valori: la rabbia provocata dalla sua automistificazione mi indusse a sviluppare quel senso della qualitas che sta alla base di ogni lavoro artistico. Dopotutto l’arte consiste precisamente nello scegliere gli elementi di prima qualità e rigettare quelli scadenti; l’arte deve sempre fondarsi su una rigorosa gerarchia di valori e su una sempre rinnovata valutazione. Fu allora che cominciai a intuire che cosa fossero il senso critico, la freddezza, il distacco, il rifiuto di cedere a comode illusioni da quattro soldi. Continuai per anni quel gioco con mia madre, animato da una fredda ironia e senza un briciolo d’amore o di pietà.

Mi voleva molto bene.

A lei devo pure il mio culto della realtà. Mi ritengo un grande realista: uno dei principali obiettivi della mia opera è sempre stato quello di farmi strada attraverso l’Irrealtà fino a raggiungere la Realtà. Penso che sia stata la prima chimera coltivata nella mia vita.

Mia madre, ovviamente, era il risultato della situazione sociale che, come dicono i marxisti, condizionava la sua esistenza. Niente di strano quindi che proprio attraverso di lei arrivassi a scoprire abbastanza precocemente la massima onta della mia famiglia: la nostra vita veniva facilitata. I domestici! I domestici! Loro si scontravano con la vita: noi, puri consumatori, ci limitavamo a ricevere manicaretti sui vassoi. La mollezza, l’epicureismo, il gusto del comfort, il sibaritismo e l’indolenza delle sfere “superiori” mi saltarono agli occhi già verso i dieci anni.

    

(...)
Come vede, se si considera a volo d’uccello la mia infanzia, vi si possono grosso modo individuare certi germi premonitori e perfino la zona entro la quale in seguito si sarebbe impostata tutta la mia vita. Il culto dell’assurdo, l’opposizione tra realtà e irrealtà, tra inferiorità e superiorità, tra servi e padroni mi avevano già conquistato. Inoltre già allora avevo una doppia vita. C’era una parte di me, una parte oscura, diversa e decisamente poco disposta a venire alla luce, dove non lasciavo entrare nessuno.

E poi ero incapace d’amare. A me l’amore è stato negato da subito e per sempre: non so se è perché non ho saputo trovargli una forma e un’espressione adatte, oppure se proprio non l’ho mai posseduto. Non c’è mai stato, o l’ho soffocato con le mie stesse mani? In realtà, a ucciderlo, potrebbe anche essere stata mia madre.


(tratto da Testamento, Conversazioni con Dominique de Roux, di Witold Gombrowicz, Feltrinelli 2004)

giovedì 1 giugno 2017

Eyeglass prescription - Best Film 2015/2016



1. Neruda (2016)

Un ispettore dà la caccia al poeta cileno vincitore del premio Nobel, Pablo Neruda, fuggitivo dal suo paese di origine alla fine degli anni '40 per l'adesione al Partito Comunista. (107 min.)

Director: Pablo Larraín
Stars: Gael García Bernal, Luis Gnecco, Mercedes Morán, Emilio Gutiérrez Caba

Neruda, la mia "recensione" completa qui
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2. Entertainment (2015)

Un comico depresso di mezza età, in tournèe per tentare di rilanciare la sua carriera in declino, mette in scena una serie di spettacoli terminali nel deserto del Mojave. (103 min.)

Director: Rick Alverson
Stars: Gregg Turkington, John C. Reilly, Tye Sheridan, Amy Seimetz

Entertainment, la mia "recensione" completa qui

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3. Cosmos (2015)

Witold non ha superato i suoi esami di giurisprudenza e Fuchs si è appena licenziato da una casa di moda parigina. Insieme vanno a trascorrere qualche giorno in una pensione familiare vicino al mare. (103 min.)

Director: Andrzej Zulawski
Stars: Sabine Azéma, Jean-François Balmer, Jonathan Genet, Johan Libéreau

Cosmos, la mia "recensione" completa qui

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4. È solo la fine del mondo (Juste la fin du monde) (2016)

Louis, uno scrittore malato terminale, torna a casa dopo una lunga assenza per rivelare alla sua famiglia che sta morendo. (97 min.) 

Director: Xavier Dolan 
Stars: Gaspard Ulliel, Nathalie Baye, Vincent Cassel, Marion Cotillard, Léa Seydoux

È solo la fine del mondo, la mia "recensione" completa qui

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5. Personal shopper (2016)

A Parigi, una personal shopper si rifiuta di lasciare la città fino a quando non entrerà in contatto con suo fratello gemello, morto nella capitale francese. La sua vita si complica quando una persona misteriosa la contatta tramite un messaggio di testo. (105 min.)

Director: Olivier Assayas
Stars: Kristen Stewart, Lars Eidinger, Sigrid Bouaziz, Anders Danielsen Lie

Personal Shopper, la mia "recensione" completa qui

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6. American honey (2016)

La diciottenne Star abbandona la problematica famiglia e si aggrega a un gruppo di ragazzi che vendono abbonamenti a riviste, girovagando di città in città, di porta in porta, lungo gli stati del Midwest. Subito a proprio agio in questo bizzarro e un po’ scalmanato gruppo, Star si adegua al loro stile di vita, ai loro ritmi, intreccia un intenso ma instabile legame con Jake. (163 min.)

Director: Andrea Arnold
Stars: Sasha Lane, Shia LaBeouf, Riley Keough, McCaul Lombardi

American Honey, la mia "recensione" completa qui

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7. Civiltà perduta (The lost city of Z) (2016)

L’ufficiale Percy Fawcett viene scelto della Royal Society per guidare una spedizione che ha il compito di mappare territori inesplorati in Brasile, Perù e Bolivia. Un’occasione per migliorare la condizione sociale della sua famiglia che si trasforma in una ragione di vita. Affascinato dalla giungla, Fawcett si imbarca in nuove spedizioni, nonostante le condizioni difficili e il distacco forzato dalla moglie e i figli. Nella foresta pluviale amazzonica Fawcett trova tracce di una civiltà perduta e si convince dell’esistenza di una antica e misteriosa città. La città di Z. Inizialmente deriso dalla comunità scientifica, Fawcett non si arrende. (141 min.)

Director: James Gray
Stars: Charlie Hunnam, Robert Pattinson, Sienna Miller, Tom Holland

Civiltà Perduta, la mia "recensione" completa qui

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8. Split (2016)

Tre ragazze sono rapite da un uomo al quale sono state diagnosticate 23 personalità distinte. Devono cercare di fuggire prima che emerga un'ulteriore, spaventosa personalità. (117 min.)

Director: M. Night Shyamalan
Stars: James McAvoy, Anya Taylor-Joy, Haley Lu Richardson, Jessica Sula


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9. I miei giorni più belli (Trois souvenirs de ma jeunesse) (2015)

Paul si prepara a lasciare il Tagikistan, ricordando il suo passato. La sua infanzia, la follia di sua madre, le feste, il viaggio all'URSS dove ha perso la sua verginità, l'amico che lo ha tradito e l'amore della sua vita. (123 min.)

Director: Arnaud Desplechin
Stars: Quentin Dolmaire, Lou Roy-Lecollinet, Mathieu Amalric, Dinara Drukarova

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10.Manchester by the sea (2016)

Appena ricevuta la notizia della morte di suo fratello, Lee Chandler, idraulico di Boston, fa ritorno nella sua cittadina natale, un villaggio di pescatori dove trova il figlio del defunto, il sedicenne Patrick. Costretto a riavvicinarsi ad un passato doloroso, Lee scopre di essere, secondo il testamento di suo fratello, il nuovo tutore designato di Patrick. (137 min.)

Director: Kenneth Lonergan
Stars: Casey Affleck, Michelle Williams, Kyle Chandler, Lucas Hedges

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11. Paterson (2016)
Paterson è un conducente di bus nella città di Paterson, New Jersey. Ogni giorno, Paterson segue una semplice routine: guida per il percorso quotidiano che gli è assegnato, osservando la città attraverso il parabrezza e ascoltando frammenti di dialoghi intorno a lui; scrive poemi sul suo quaderno; porta a spasso il cane; si ferma in un bar e beve una birra; torna a casa da sua moglie, Laura. Al contrario, il mondo di Laura è sempre in perenne mutazione. Ogni giorno le porta un nuovo sogno. Paterson ama Laura, ed è riamato da lei. Supporta le ambizioni della sua compagna, che a sua volta loda le sue doti poetiche. (118 min.)
Director: Jim Jarmusch
Stars: Adam Driver, Golshifteh Farahani, Nellie, Rizwan Manji


12. Arrival (2016)
L’atterraggio di navicelle aliene sulla terra pone un quesito all’umanità intera: guerra o pace? L’esercito chiama in causa un’esperta di linguistica per capire se le intenzioni degli invasori siano pacifiche o se, invece, rappresentino una minaccia. (116 min.)
Director: Denis Villeneuve
Stars: Amy Adams, Jeremy Renner, Forest Whitaker, Michael Stuhlbarg


13. Frantz (2016)
Al termine della Prima guerra mondiale, in una cittadina tedesca, Anna si reca tutti i giorni sulla tomba del fidanzato Frantz, morto al fronte in Francia. Un giorno incontra Adrien, un giovane francese anche lui andato a raccogliersi sulla tomba dell’amico tedesco. La presenza dello straniero nella cittadina tedesca susciterà reazioni sociali molto forti e sentimenti estremi. (113 min.)
Director: François Ozon
Stars: Pierre Niney, Paula Beer, Ernst Stötzner, Marie Gruber


14. La la land (2016)
La storia di due sognatori che tentano di arrivare a fine mese, inseguendo le loro passioni in una città celebre per distruggere le speranze e infrangere i cuori. Mia, aspirante attrice, serve cappuccini alle star del cinema fra un’audizione e l’altra. Sebastian, appassionato musicista jazz, tira a campare suonando in squallidi piano bar. Tuttavia, quando il successo cresce per entrambi, i due si trovano di fronte a decisioni che incrinano il fragile edificio della loro relazione amorosa. (128 min.)
Director: Damien Chazelle
Stars: Ryan Gosling, Emma Stone, Rosemarie DeWitt, J.K. Simmons


15. O ornitólogo (The ornithologist) (2016)
Fernando – ornitologo in cerca di cicogne nere, una specie in via d’estinzione – viene travolto dalle rapide mentre scende un fiume al nord del Portogallo. Salvato dalle acque da due cinesi in cammino verso Santiago di Compostela, si addentra in una foresta folta e pericolosa cercando di ritrovare il sentiero. (117 min.)
Director: João Pedro Rodrigues
Stars: Paul Hamy, Xelo Cagiao, João Pedro Rodrigues, Han Wen


16. The whispering star (Hiso hiso boshi) (2015)
Una nave spaziale a forma di bungalow giapponese viaggia attraverso la galassia. A bordo un robot umanoide di nome Yoko svolge il lavoro di corriere postale spaziale. Il suo lavoro è semplice: distribuire pacchi agli esseri umani sparsi in pianeti diversi. Ma con così tanto tempo libero tra le varie consegne, Yoko comincia a chiedersi cosa ci sia in quei pacchetti. (100 min.)
Director: Sion Sono
Stars: Kenji Endo, Yûto Ikeda, Megumi Kagurazaka, Kôko Mori


17. Animali notturni (Nocturnal animals) (2016)
Il tempo si fonde con lo spazio. Un libro inscena storie così reali da sembrare vere. La prima parte è incentrata su una donna di nome Susan che riceve un manoscritto dal suo ex marito, da cui si era separata vent’anni prima. La seconda parte racconta la storia contenuta nel manoscritto, intitolato Animali notturnis, riguardante le tragiche disavventure di un uomo in vacanza con la famiglia. (116 min.)
Director: Tom Ford
Stars: Amy Adams, Jake Gyllenhaal, Michael Shannon, Aaron Taylor-Johnson


18. Le cose che verranno (L'avenir) (2016)
Nathalie, donna di mezza età, è un’insegnante di filosofia. Scrive e pubblica i suoi scritti per una piccola casa editrice. Ama il suo lavoro e la sua materia. Con il marito e i figli conduce una tranquilla esistenza. Ma una serie di eventi inaspettati cambierà tutto e Nathalie sarà obbligata a reinventarsi una vita. (102 min.)
Director: Mia Hansen Love
Stars: Isabelle Huppert, André Marcon, Roman Kolinka, Edith Scob


19. The handmaiden (Ah-ga-ssi) (2016)
1930. La Corea sta vivendo un lungo periodo di occupazione giapponese. Sook-hee, una ragazza di umili origini, viene assunta come cameriera dalla nobile e ricca famiglia del conte Kouzuki per servire la nipote Hideko, che vive una vita solitaria nella grande tenuta di campagna con il bizzarro e autoritario zio e tutore. Ma la cameriera nasconde un segreto: è un’abile borseggiatrice ingaggiata da un truffatore che si finge un nobile giapponese. Dovrà aiutarlo a sedurre Hideko e convincerla a fuggire da casa: dopo averle sottratto l’eredità, il piano prevede di rinchiuderla in un manicomio. Tutto sembra procedere come previsto, ma Sook-hee e Hideko scoprono di provare una reciproca attrazione. (144 min.)
Director: Chan-wook Park
Stars: Min-hee Kim, Jung-woo Ha, Jin-woong Jo, So-ri Moon


20. Victoria (2015)
Berlino, notte. Victoria, una ragazza di Madrid, sta ballando da sola in un club. Uscendo, incontra un gruppo di quattro ragazzi un po’ sbronzi. Si unisce a loro, forse attirata da Sonne, il più intraprendente della comitiva. Victoria ha finalmente incontrato gli amici che cercava. Ma la notte prende una piega inaspettata. E fino all’alba, è tutta una lotta per salvare la pelle. (138 min.)
Director: Sebastian Schipper
Stars: Laia Costa, Frederick Lau, Franz Rogowski, Burak Yigit

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21. El abrazo de la serpiente (2015)
Lo sciamano amazzonico Karamakate è l’ultimo rimasto in vita della sua tribù, sterminata dall’esercito colombiano. A trent’anni di distanza l’uno dall’altro, fa da guida a due esploratori alla ricerca della yakruna, una rarissima pianta della famiglia dell’hevea brasiliensis, l’albero della gomma: nel 1909, il tedesco Theodor Koch-Grünberg, nel 1940 l’americano Richard Evans Schultes, che sta studiando una cura per la stessa pianta il cui prodotto, il caucciù, è ora assai richiesto. Stavolta, lo sciamano spera che la ricerca lo aiuti a uscire dal suo stato di chullachaqui, ovvero di “uomo vuoto”. (125 min.)
Director: Ciro Guerra
Stars: Nilbio Torres, Jan Bijvoet, Antonio Bolivar, Brionne Davis


22. Le mille e una notte (As mil e uma noites: Volume 2, O desolado) (2015)
Prendendo spunto dalla struttura de Le mille e una notte, il regista portoghese Miguel Gomes firma una trilogia che nasconde, dietro una serie di racconti tra il grottesco, il tragico e il surreale, uno sguardo sulla crisi economica portoghese, e su quella dell’Europa. (131 min.)
Director: Miguel Gomes
Stars: Crista Alfaiate, Chico Chapas, Luísa Cruz, Pedro Caldas


23. Vi presento Toni Erdmann (Toni Erdmann) (2016)
Inès lavora in una grande società tedesca basata a Bucarest. La sua vita perfettamente regolata non soffre del minimo contrattempo finché non arriva suo padre, Winfried, che è il re degli imprevisti, delle sorprese e di scherzi stupidi e reiterati. I litigi tra i due arrivano al punto che Inès caccia suo padre di casa. Ma questi ha una soluzione pronta. (162 min.)
Director: Maren Ade
Stars: Sandra Hüller, Peter Simonischek, Michael Wittenborn, Thomas Loibl


24. La mort de Louis XIV (2016)
Agosto 1715. Al ritorno da una passeggiata, Louis XIV sente un forte dolore alla gamba. I giorni seguenti il re prosegue nei suoi compiti, ma le notti sono agitate, e la febbre sale. Mangia poco e s’indebolisce sempre di più. È l’inizio di una lenta agonia del più grande re di Francia, circondato dai suoi fedeli servitori e dai suoi medici. (115 min.)
Director: Albert Serra
Stars: Jean-Pierre Léaud, Patrick d'Assumçao, Marc Susini, Bernard Belin


25. Krisha (2015)
Dopo tanti anni di lontananza, Krisha ritorna dalla famiglia per una festa. In questa riunione vede un'opportunità per rimediare agli errori del passato e mostrarsi più equilibrata. Purtroppo i suoi fantasmi si faranno sentire e i suoi deliri trasformeranno la vacanza in un incubo. (83 min.)
Director: Trey Edward Shults
Stars: Krisha Fairchild, Alex Dobrenko, Robyn Fairchild, Chris Doubek


26. Aloys (2016)
Dopo la morte del padre con cui era abituato a lavorare fianco a fianco nell'agenzia investigativa di famiglia, Aloys realizza improvvisamente di trovarsi solo a dover far fronte agli imprevisti della vita e, insieme, a interminabili ore di appostamenti e spionaggi. (91 min.)
Director: Tobias Nölle
Stars: Georg Friedrich, Tilde von Overbeck, Kamil Krejcí, Yufei Li


27. Schneider vs. Bax (2015)
Schneider è un sicario. Il giorno del suo compleanno riceve una chiamata da Mertens, che ha un incarico per lui. Schneider rifiuta perché è la sua festa e ha promesso alla moglie Lucy di aiutarla con i preparativi della cena. Mertens assicura che si tratta di un lavoro importante: l’obiettivo è Ramon Bax, uno scrittore che vive da solo in un luogo isolato. Il killer accetta l’ingaggio. Bax, dal canto suo, si sta riprendendo da una nottata a base di sostanze stupefacenti. In un lampo di lucidità, si ricorda che sta per arrivare la figlia Francisca e mette alla porta senza tanti complimenti la sua amante, Nadine. Arriva Francisca, depressa e infelice. Non sapendo che cosa fare, per tirarla su il padre le offre un po’ di droga. (96 min.)
Director: Alex van Warmerdam
Stars: Tom Dewispelaere, Alex van Warmerdam, Maria Kraakman, Gene Bervoets


28. Anthropoid (2016)
Film sul tentato assassinio di un ufficiale nazista: Reinhard Heydrich. Anthropoid era il nome in codice di questa operazione dell'Alleanza per assassinare Heydrich, il capo delle SS e uno dei principali responsabili dell'Olocausto, considerato nelle fila nazista il numero tre dopo Hitler e Himmler. (120 min.)
Director: Sean Ellis
Stars: Jamie Dornan, Cillian Murphy, Brian Caspe, Karel Hermánek Jr.


29. Hacksaw Ridge (2016)
La storia vera di Desmond Doss che, a Okinawa, durante una delle più cruente battaglie della seconda guerra mondiale, salvò 75 uomini senza sparare un solo colpo. Convinto che la guerra fosse una scelta giustificata, ma che uccidere fosse sbagliato, fu l’unico soldato che in quel conflitto combatté in prima linea senza alcuna arma. Doss fu il primo obiettore di coscienza insignito della Medaglia d’Onore del Congresso. (139 min.)
Director: Mel Gibson
Stars: Andrew Garfield, Sam Worthington, Luke Bracey, Teresa Palmer


30. Too late (2015)
Quando una giovane di nome Dorothy scompare, la sua famiglia, preoccupata, ingaggia l'investigatore privato Mel Sampson per scoprire cosa è successo. Vagando per Los Angeles alla ricerca di indizi, Sampson si rende conto di essere legato a quella vicenda più di quanto potesse immaginare. E così, più indaga nel passato di Dorothy, e più è costretto a confrontarsi con la propria vita. (107 min.)
Director: Dennis Hauck
Stars: Crystal Reed, Joanna Cassidy, Natalie Zea, Rider Strong

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31. Fai bei sogni (2016)
Torino, 1969. L’infanzia idilliaca di Massimo, nove anni, si infrange contro la misteriosa morte di sua madre. Il giovane si rifiuta di accettare questa perdita, anche se il prete dice che la donna è ora in cielo. Più tardi, negli anni ’90, Massimo è diventato un giornalista. Dopo aver raccontato la guerra a Sarajevo comincia a soffrire di attacchi di panico. Mentre si prepara a vendere l’appartamento dei suoi genitori, si trova costretto a rivivere il suo passato traumatico. Elisa, un medico compassionevole, cerca di aiutare il tormentato Massimo a confrontarsi con le ferite dell’infanzia. (131 min.)
Director: Marco Bellocchio
Stars: Bérénice Bejo, Valerio Mastandrea, Fabrizio Gifuni, Guido Caprino

32. Silence (2016)
Silence narra di due preti gesuiti portoghesi che nel 1638 partono alla volta del Giappone per indagare sul presunto abbandono formale della religione da parte del suo mentore Ferreira. Arrivati a destinazione, saranno testimoni delle persecuzioni ai danni dei Cristiani (161 min.)
Director: Martin Scorsese
Stars: Andrew Garfield, Adam Driver, Liam Neeson, Tadanobu Asano

33. The nice guys (2016)
Nella Los Angeles degli anni Settanta, libertina, stravagante e decisamente trendy, un investigatore privato, Holland March, e un detective senza scrupoli, Jackson Healy, si alleano per risolvere il caso di una ragazza scomparsa e la morte di una porno star che apparentemente non sembrerebbero correlate: scopriranno che un semplice omicidio nasconde il caso del secolo. (116 min.)
Director: Shane Black
Stars: Russell Crowe, Ryan Gosling, Angourie Rice, Matt Bomer


34. The jungle book (2016)
Allevato da una famiglia di lupi, il cucciolo d’uomo Mowgli è cresciuto nella giungla, imparando ad apprezzarne le immutiabili regole e il senso di libertà. Ma il momento dell’addio, per Mowgli, si avvicina: la tigre Shere Khan ha infatti giurato di eliminare dalla giungla ogni traccia dell’uomo. Insieme al suo mentore, la pantera Bagheera, il ragazzino si imbarca così in un lungo viaggio verso il villaggio degli uomini (106 min.)
Director: Jon Favreau
Stars: Neel Sethi, Bill Murray, Ben Kingsley, Idris Elba

35. Nocturama (2016)
Un gruppo di adolescenti si muove, circospetto, per le strade di Parigi. Si sono accordati per far saltare in aria una serie di luoghi simbolo della capitale francese, sia politico-identitari (il Ministero degli Interni, la statua di Giovanna d’Arco), sia economici, tra cui una banca del gruppo HSBC. Poi si riuniscono in un centro commerciale in attesa del ritorno a casa, o della fuga, o della fine. (130 min.)
Director: Bertrand Bonello
Stars: Finnegan Oldfield, Vincent Rottiers, Hamza Meziani, Manal Issa

36. Parola di Dio ((M)uchenik) (2016)
Alle ragazze non dovrebbe essere concesso di partecipare alle lezioni di nuoto in bikini. Insegnare educazione sessuale a scuola è sbagliato. L’evoluzionismo è una teoria non provata e dovrebbe essere affiancata al creazionismo. Sono queste e altre le osservazioni che il giovane Veniamin, in piena crisi mistica, muove a chi gli sta intorno, citando a memoria i passi più cruenti della Bibbia e tentando di imporre anche ai suoi compagni di scuola la sua ortodossia estrema. L’unica voce che si contrappone a lui è quella di Elena, giovane professoressa di biologia imbevuta di scienza e razionalismo. Ma come si può rispondere con la sola Ragione a chi nutre una Fede cieca? (118 min.)
Director: Kirill Serebrennikov
Stars: Pyotr Skvortsov, Viktoriya Isakova, Yuliya Aug, Aleksandr Gorchilin


37. Wiener-Dog (2016)
Un bassotto passa di proprietario in proprietario e le loro vite profondamente disfunzionali saranno influenzate dal cagnolino. (88 min.)
Director: Todd Solondz
Stars: Greta Gerwig, Keaton Nigel Cooke, Tracy Letts, Julie Delpy

38. Al di là delle montagne (Shan he gu ren) (2015)
Cina, fine 1999. Tao, una giovane ragazza di Fenyang è corteggiata da due suoi amici d’infanzia, Zang e Liangzi. Il primo, proprietario di una stazione di servizio, è destinato a un promettente avvenire, mentre il secondo lavora in una miniera di carbone. La scelta di Tao provocherà una serie di conseguenze imprevedibili, in cui i rapporti finiranno per essere regolati dal denaro, a partire da quello con suo figlio Dollar. (131 min.)
Director: Zhangke Jia
Stars: Tao Zhao, Yi Zhang, Jing Dong Liang, Zijian Dong

39. Billy Lynn, Un giorno da eroe (Billy Lynn's long halftime walk) (2016)
Il giovane Billy Lynn, soldato di stanza in Iraq, diviene un eroe nazionale dopo una pericolosa azione di guerra, in cui ha tentato di salvare la vita a un suo superiore. Billy e i suoi commilitoni vengono rimpatriati per un breve periodo, per partecipare a un evento televisivo che culminerà, durante il Giorno del Ringraziamento, nella partecipazione a una partita di football. Ma i fantasmi del conflitto hanno minato la mente di Billy, tutt’altro che preparato ad affrontare le luci della ribalta. (113 min.)
Director: Ang Lee
Stars: Joe Alwyn, Garrett Hedlund, Arturo Castro, Mason Lee


40. Io, Daniel Blake ( I, Daniel Blake) (2016)
Per la prima volta nella sua vita, Daniel Blake, un signore inglese di cinquantanove anni, è costretto a rivolgersi ai servizi sociali in seguito ai suoi problemi cardiaci. Nonostante il suo medico curante gli abbia vietato di lavorare, è costretto a cercare un lavoro per non essere sanzionato. Durante una delle sue numerose giornate spese al job center, Daniel conosce Rachel, giovane madre single in gravi difficoltà finanziarie ed abitative. Imbrigliati dalle assurdità burocratiche e amministrative dell’Inghilterra di oggi, Daniel et Rachel cercheranno di sostenersi a vicenda. (100 min.)
Director: Ken Loach
Stars: Dave Johns, Hayley Squires, Sharon Percy, Briana Shann

41. Dopo L'Amore (L'économie du couple) (2016)
Dopo 15 anni di vita insieme, Marie e Boris decidono di divorziare. Marie terrà la casa in cui resterà a vivere con le loro due bambine, ma è stato Boris a rinnovarla completamente. Dal momento che nessuno dei due è in grado di sostenere un trasloco in un altro luogo, vivono da separati in casa. Ormai tutto è finito, ma nessuno dei due si è ancora completamente arreso. (100 min.)
Director: Joachim Lafosse
Stars: Bérénice Bejo, Cédric Kahn, Marthe Keller, Jade Soentjens

42. Christine (2016)
Primi anni Settanta. Christine Chubbuck è una giovane giornalista goffa e algida, che lavora per un’emittente locale in Florida. Nonostante il desiderio di migliorare professionalmente, vive una situazione di conflitto con il direttore della tv, che vuole notizie capaci di far presa sul pubblico, a discapito della qualità. Colpita nel profondo, già instabile e insicura, Christine cade in uno stato di nevrosi che la porterà a compiere in diretta un gesto clamoroso. Basato su una storia vera. (119 min.)
Director: Antonio Campos
Stars: Rebecca Hall, Michael C. Hall, Tracy Letts, Maria Dizzia


43. Duelyant (The Duelist) (2016)
Ambientata nella vecchia Russia imperiale del 19esimo secolo, la storia ruota attorno a un veterano militare che per vivere risolve duelli tra aristocratici. (109 min.)
Director: Aleksey Mizgirev
Stars: Pyotr Fyodorov, Vladimir Mashkov, Yuliya Khlynina, Yuri Kolokolnikov

44. Évolution (2015)
Gli unici residenti della città marina dove vive Nicholas sono donne e ragazzi. Quando un giorno vede un cadavere nell'oceano, comincia a mettere in discussione la sua esistenza e tutto quello che le gira attorno. Perché lui e tutti gli altri ragazzi devono essere obbligatoriamente ospedalizzati? (81 min.)
Director: Lucile Hadzihalilovic
Stars: Max Brebant, Roxane Duran, Julie-Marie Parmentier, Mathieu Goldfeld

45. Elle (2016)
Michèle sembra indistruttibile. Direttrice di una società leader nel settore dei videogame, si dedica con la medesima spregiudicatezza sia all’amore che agli affari. Aggredita e violentata in casa da uno sconosciuto col volto coperto, la sua vita non sarà più la stessa. Ma una volta identificato l’aggressore, si ritrovano entrambi coinvolti in un gioco pericoloso, che da un momento all’altro può sfuggire a ogni controllo (130 min.)
Director: Paul Verhoeven
Stars: Isabelle Huppert, Laurent Lafitte, Anne Consigny, Charles Berling


46. Sing Street (2016)
Nella Dublino degli anni ’80, il sedicenne Conor evade dalla sua complicata situazione familiare formando una band, per far colpo sulla ragazza che gli piace. (106 min.)
Director: John Carney
Stars: Ferdia Walsh-Peelo, Aidan Gillen, Maria Doyle Kennedy, Jack Reynor

47. Anesthesia (2015)
Molte vite si intersecano dopo la violenta aggressione subita da un professore di filosofia dell'università di Columbia. (90 min.)
Director: Tim Blake Nelson
Stars: Sam Waterston, Kristen Stewart, Corey Stoll, Gretchen Mol

48. Ave, Cesare! (Hail, Caesar!) (2016)
Hollywood, 1951. Eddie Mannix non è solo a capo della produzione della Capitol Pictures, ma risolve in fretta i problemi più o meno gravi che coinvolgono le sue Star. Corteggiato dalla Lockheed Corporation, che gli assicurerebbe una posizione di prestigio, Mannix deve coprire la gravidanza della bella e bisbetica attrice DeeAnna Moran, rintuzzare le pressioni delle giornaliste gemelle Thora e Thessaly Thacker, assetate di pettegolezzi, e seguire i film in fase di realizzazione. Un giorno, dal set dell’ambizioso peplum Hail, Caesar!, sparisce misteriosamente l’attore protagonista Baird Whitlock. (106 min.)
Director: Ethan Coen, Joel Coen
Stars: Josh Brolin, George Clooney, Alden Ehrenreich, Ralph Fiennes


49. Hands of Stone (2016)
La storia di come due figure leggendarie come il boxeur Roberto Duran e il suo trainer Ray Arcel si cambiarono la vita a vicenda. (111 min.)
Director: Jonathan Jakubowicz
Stars: Edgar Ramírez, Usher Raymond, Robert De Niro, Rubén Blades

50. Perfetti sconosciuti (2016)
Un gruppo di amici si ritrova a cena. Un po’ annoiati dall’andamento della serata, decidono di fare un esperimento: mettere i rispettivi cellulari a disposizione di tutti per condividerne comunicazioni, chiamate, sms, messenger, ecc. Quali segreti verranno a galla? (97 min.)
Director: Paolo Genovese
Stars: Giuseppe Battiston, Anna Foglietta, Marco Giallini, Edoardo Leo

51. James White (2015)
Il ventenne James White conduce uno stile di vita edonistico e autodistruttivo, il padre è da poco deceduto mentre la madre lotta contro un cancro. Vive alla giornata, senza obiettivi e usando la malattia della madre come alibi. Ma quando le condizioni di salute della donna si aggravano, James sente la pressione su di sé e decide di assumersi le sue responsabilità e trovare la sua strada. (85 min.)
Director: Josh Mond
Stars: Christopher Abbott, Cynthia Nixon, Scott Mescudi, Ron Livingston


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Quella sporca dozzina
I recuperi



1. El sur (1983)
1957. Una ragazza, Estrella, si sveglia una mattina e scopre che suo padre, Agustín, è sparito da casa. Mentre quest'ultimo viene cercato dalla moglie, Julia, Estrella ripensa al suo passato e, in particolare, al tempo che ha trascorso insieme al suo genitore. La memoria la riporta indietro a quando era una bambina di otto anni, appena trasferita con la sua famiglia in un'abitazione situata in una città del Nord della Spagna. (95 min.)
Regista: Víctor Erice
Attori: Omero Antonutti, Sonsole Aranguren, Icíar Bollaín, Lola Cardona


2. The red riding: L'anno del nostro Signore 1980 (2009)
L'anno del nostro Signore 1980 è il secondo film di una trilogia tratta dai romanzi di David Peace: un idealista detective della polizia di Manchester, viene mandato nel West Yorkshire per dirigere le indagini per cercare di fermare un serial killer conosciuto come lo squartatore dello Yorkshire, ma scopre qualcosa di molto più terrificante. (93 min.)
Regista: James Marsh
Attori: Warren Clarke, Paddy Considine, James Fox, David Calder


3. Il grande uno rosso (The big red one) (1980)
Un sergente americano passa da un fronte all'altro, dalla Tunisia alla Sicilia, dallo sbarco in Normandia al fronte orientale, con quattro soldati che lui stesso ha addestrato, con cui forma la "invincibile cinquina". Persi i suoi compagni, alla fine della guerra si trova faccia a faccia con un tedesco e gli spara, ma poi, stanco di tanto odio, si prodiga per salvarlo. (113 min.)
Regista: Samuel Fuller
Attori: Lee Marvin, Mark Hamill, Robert Carradine, Bobby Di Cicco


4. Miele (2013)
Irene, soprannominata "Miele", pratica l'eutanasia a malati terminali cercando di alleviare la sofferenza. (96 min.)
Regista: Valeria Golino
Attori: Jasmine Trinca, Carlo Cecchi, Libero De Rienzo, Vinicio Marchioni


5. In the realms of the unreal (2004)
Henry Darger (Chicago, 12 aprile 1892 – Chicago, 13 aprile 1973) è stato uno scrittore e illustratore statunitense, che lavorò come custode nell'area di Chicago, Illinois.
La sua opera più famosa è un manoscritto fantastico di oltre 15000 pagine chiamato The story of the Vivian girls, in What is known as the Realms of the Unreal, of the Glandeco-Angelinnian War Storm, Caused by the Child Slave Rebellion reintitolato in tempi recenti semplicemente The Realms of Unreal.
L'imponente opera è costellata da centinaia di illustrazioni ad acquarello. Il manoscritto è stato ritrovato dopo la morte di Darger da un suo vicino di casa. A causa della sua vita ritirata, lontana non solo da qualsiasi movimento artistico ma dal mondo reale, Darger è considerato uno dei maggiori esempi di Outsider art. (81 min.)
Regista: Jessica Yu
Attori: Henry Darger, Dakota Fanning, Larry Pine, Frier McCollister


6. Il corpo dell'anima (1999)
Ernesto è destinato alla solitudine dalla perdita della moglie. È uno scrittore che vive da solo senza figli. (105 min.)
Regista: Salvatore Piscicelli
Attori: Roberto Herlitzka, Raffaella Ponzo, Ennio Fantastichini, Gianluigi Pizzetti


7. Sügisball (Autumn ball) (2007)
Autunno in Estonia. Sei persone, sei solitudini si fondono con la monotona archittetura dell'era sovietica. Come intrecciare delle relazioni? È possibile vivere senza amore? Domande dolorosamente evidenti, con risposte molto meno chiare. Ma c'è sempre la possibilità di un raggio di luce, di un po' di calore e risate anche nell'assurdità di alcune esistenze. (123 min.)
Regista: Veiko Õunpuu
Attori: Rain Tolk, Taavi Eelmaa, Juhan Ulfsak, ​​Sulevi Peltola


8. Cantando dietro i paraventi (2003)
La pellicola comincia in Cina con un giovane studente che per errore viene condotto in un teatrino fuori mano dove durante lo spettacolo è possibile ottenere prestazioni sessuali. La rappresentazione teatrale si apre con un monologo di un vecchio capitano di vascello dall'accento portoghese sul fascino della pirateria, fino ad arrivare al racconto delle vicende di Ching, piratessa ai tempi della Cina Imperiale. (98 min.)
Regista: Ermanno Olmi
Attori: Bud Spencer, Jun Ichikawa, Sally Ming Zeo Ni, Camillo Grassi


9. Sabato notte e domenica mattina (Saturday night and sunday morning) (1960)
Un operaio di Nottingham, ribelle e duro, ha una vita sentimentale molto disordinata. Innamoratosi della moglie di un amico, la mette incinta e la costringe ad abortire. Scoperto e punito dal marito tradito, finisce per sposare la giovane Dorren. Tratto dal capolavoro di Alan Sillitoe (89 min.)
Regista: Karel Reisz
Attori: Albert Finney, Shirley Anne Field, Rachel Roberts, Hylda Baker


10. Chiaro di donna (Clair de femme) (1979)
Michel e Linda, reduci da due matrimoni andati male, s'incontrano per caso e provano a darsi consolazione reciproca. (98 min.)
Regista: Kostantinos Costa-Gavras
Attori: Yves Montand, Romy Schneider, Romolo Valli, Lila Kedrova


11. Strada a doppia corsia (Two-Lane Blacktop) (1971)
Il Pilota e il Meccanico girovagano per le strade del Sudovest americano a bordo della loro Chevrolet del '55 truccata. Vivono alla giornata, alla ricerca di auto contro cui gareggiare; durante il viaggio, si unisce a loro la Ragazza. Gran parte del film è incentrata sulla sfida che i due ragazzi propongono a GTO, il proprietario di una Pontiac GTO incontrato lungo il tragitto: chi arriva per primo a Washington D.C. vince l'auto dell'altro. (102 min.)
Regista: Monte Hellman
Attori: James Taylor, Warren Oates, Laurie Bird, Dennis Wilson


12. Spostamenti progressivi del piacere (Glissements progressifs du plaisir) (1974)
Una giovane donna, Alice, viene interrogata dalla polizia e dai giudici, sospettata di essere una strega moderna. La ragazza condivideva con Nora l'appartamento in cui questa è stata trovata morta. (105 min.)

Regista: Alain Robbe-Grillet

Attori: Anicée Alvina, Olga Georges-Picot, Michael Lonsdale, Jean Martin


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Pensavo fosse storione invece era lompo
Delusioni

1. Pastorale americana (American pastoral) (2016)
Una stella universitaria americana chiamato "lo svedese" e sua moglie, una ex reginetta di bellezza, assistono al fallimento della loro vita apparentemente perfetta, mentre la figlia si perde dentro i turbamenti degli anni '60 americani. (108 min.)
Regista: Ewan McGregor
Attori: Ewan McGregor, Jennifer Connelly, Dakota Fanning, Peter Riegert

2. Rock the Kasbah (2015)
Richie Lanz, un produttore musicale in fallimento, viene consigliato da un amico di lanciare la sua ultima stella Ronnie in un tour in Afghanistan per i soldati americani. Ronnie, giunta in Afghanistan fugge dal paese e Richie si trova tutto solo in un hotel di Kabul senza soldi né documenti. (106 min.)
Regista: Barry Levinson
Attori: Bill Murray, Leem Lubany, Zooey Deschanel, Bruce Willis

3. Antibirth (2016)
Storie surreali da una comunità desolata (94 min.)
Regista: Danny Perez
Attori: Natasha Lyonne, Chloë Sevigny, Meg Tilly, Mark Webber

4. Nessuno si salva da solo (2015)
Gaetano e Delia, una coppia separata, cerca di raccogliere i pezzi del loro matrimonio, ricordando tutti i difetti e gli errori che li ha portati a quel punto. (103 min.)
Regista: Sergio Castellitto
Attori: Riccardo Scamarcio, Jasmine Trinca, Anna Galiena, Marina Rocco

5. Il piano di Maggie (Maggie's Plan) (2015)
Maggie vuole avere un bambino allevandolo da sola, ma quando si innamora di John, un uomo sposato, le cose si complicano e tutti i piani potrebbero saltare. (98 min.)
Regista: Rebecca Miller
Attori: Greta Gerwig, Ethan Hawke, Julianne Moore, Maya Rudolph

6. Blair witch (2016)
Dopo aver scoperto un video che mostra quella che crede di essere Heather, sua sorella scomparsa, James e un gruppo di amici si dirigono verso la foresta abitata dalla strega Blair. (89 min.)
Regista: Adam Wingard
Attori: James Allen McCune, Callie Hernandez, Corbin Reid, Brandon Scott

7. Complete unknow (2016)
Mentre un ricercatore pensa di trasferirsi con la moglie in un nuovo stato per il suo programma di laurea, una vecchia fiamma - una donna che spesso cambia identità - ricompare nella sua vita. (91 min.)
Regista: Joshua Marston
Attori: Erin Darke, Rachel Weisz, Hansel Tan, FaTye

8. The neon demon (2016)
Quando l'aspirante modella Jesse si trasferisce a Los Angeles, la sua giovinezza e la sua vitalità vengono ferocemente invidiate da un gruppo di donne ossessionate dalla sua bellezza. (118 min.)
Regista: Nicolas Winding Refn
Attori: Elle Fanning, Christina Hendricks, Keanu Reeves, Karl Glusman

9. Disorder (Maryland) (2015)
Vincent è un ex soldato con PTSD che viene assunto per proteggere la moglie e il figlio di un ricco uomo d'affari libanese mentre è fuori città. Nonostante l'apparente tranquillità di Maryland, Vincent percepisce una minaccia esterna. (98 min.)
Regista: Alice Winocour
Attori: Matthias Schoenaerts, Diane Kruger, Paul Hamy, Zaid Errougui-Demonsant

10. Midnight special (2016)
Un padre e un figlio fuggono, inseguiti dal governo e da una setta, entrambi attratti dai poteri speciali del bambino. (112 min.)
Regista: Jeff Nichols
Attori: Michael Shannon, Joel Edgerton, Kirsten Dunst, Adam Driver

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Tratto da una storia vera (ma ogni riferimento a persone esistenti o a fatti realmente accaduti è puramente casuale)
I migliori documentari 2015/16

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